osservatorio universitario europeo

Thursday, January 26, 2006

EUROPEAN SCHOOL OF ECONOMICS ANCORA CONDANNATA

Pronunce del Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria

Pronuncia
n. 221/2005 del 20/1/2006
Parti
Comitato di Controllo nei confronti di European School of Economics
Mezzi
radio, televisione
Presidentee Relatore
Auteri

ProdottoCorsi di studio
Messaggio"Laurearsi in Economia e finanza Internazionale a Roma, Milano, Lucca, Londra, New York"
Dispositivo"Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità in esame non è conforme agli artt. 2 e 26 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria in quanto non chiarisce che i titoli rilasciati dalla ESE sono titoli rilasciati da Università straniere e in questi limiti ne dispone la cessazione."(Art. 2 - Pubblicità ingannevole)(Art. 26 - Corsi di istruzione e metodi di studio o insegnamento)

Monday, January 23, 2006

LEIBNIZ UNIVERSITY PROCEDIMENTO PER INOTTEMPERANZA

PI4900 - UNIVERSITA' LEIBNIZProvvedimento n. 14790
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 12 ottobre 2005;
SENTITO il Relatore Professor Nicola Occhiocupo;
VISTO il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, come modificato dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 67 e dalla legge 6 aprile 2005, n. 49;
VISTO l'articolo 7, commi 9 e 11, del citato decreto;
VISTO in particolare l'articolo 7, comma 9, del citato decreto, in base al quale, in caso di inottemperanza ai provvedimenti di urgenza e a quelli inibitori o di rimozione degli effetti, l'Autorità applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro e nei casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività d'impresa per un periodo non superiore a trenta giorni;
VISTA la legge 24 novembre 1981, n. 689;
VISTA la propria delibera n. 12630 del 20 novembre 2003, con la quale l'Autorità ha accertato l'ingannevolezza del messaggio diffuso attraverso il sito internet www.leibnizuniversity.org dalla Libera Università Internazionale G.W. Leibniz, rilevato il 29 maggio 2003, volto a promuovere l'attività svolta dall'operatore;
VISTE le segnalazioni del 30 maggio e del 19 settembre 2005, rispettivamente integrate con l'identificazione del committente il 5 agosto e il 30 settembre 2005, inoltrate dal medesimo concorrente con riguardo ai siti internet www.lunileibniz.net e www.luni-leibniz.it;
VISTI i rilevamenti effettuati d'ufficio, in data 9 e 14 giugno 2005, in relazione al sito internet www.lunil.it il cui indirizzo risulta espressamente richiamato nel messaggio oggetto della prima segnalazione;
VISTI gli atti del procedimento;
CONSIDERATO quanto segue:Con provvedimento n. 12630 del 20 novembre 2003 (PI4232 - Leibniz University) l'Autorità ha deliberato che il messaggio diffuso dalla Libera Università Internazionale Leibniz, in data 29 maggio 2003, attraverso il sito internet www.leibnizuniversity.org volto a promuovere l'attività svolta dall'operatore pubblicitario, costituiva una fattispecie di pubblicità ingannevole. Dalle risultanze istruttorie, ed in particolare dalle informazioni rese dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, infatti, era emerso che la Libera Università Internazionale Leibniz non gode di alcun riconoscimento o accreditamento in Italia e che i titoli dalla stessa rilasciati non possono qualificarsi quali titoli aventi valore legale in Italia ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 262/58 e dell'articolo 1 della legge n. 341/99.Il messaggio in questione risultava, pertanto, "idoneo a trarre in errore i destinatari in relazione alle affermazioni relative alla qualifica dell'operatore pubblicitario come istituzione universitaria", nonché, in assenza di avvertenze circa la mancanza di equipollenza dei titoli accademici pubblicizzati rispetto alla laurea italiana, "in relazione alle caratteristiche dei servizi pubblicizzati e dei risultati ottenibili in termini di conseguibilità presso l'operatore di titoli accademici aventi valore legale in Italia e, per questo motivo, a pregiudicarne il comportamento economico".Tale messaggio consisteva in una pagina del sito internet www.leibnizuniversity.org dedicata al contatto con l'operatore, nella quale si presentava la "Libera Università Internazionale G.W. Leibniz" di cui si riportavano indirizzo e utenze telefoniche. Era, inoltre, evidenziato un logo nel quale erano raffigurati un compasso, un pennello ed una penna circondati dalla dicitura "Leibniz University Institute of Arts and Science".In data 30 maggio 2005, è pervenuta una segnalazione, integrata con l'identificazione del committente in data 5 agosto 2005, nella quale un concorrente lamenta che il messaggio diffuso dalla Libera Università Internazionale G. W. Leibniz sul sito internet www.lunileibniz.net, rilevato il 20 maggio 2005, attraverso l'utilizzo della parola "Università", nonché attraverso la presenza di espressioni quali "senato accademico, rettore, direzione accademica, master universitari di primo e secondo livello" attribuirebbe all'operatore una qualifica non corrispondente al vero, accreditando altresì l'idea che lo stesso sarebbe abilitato al rilascio di titoli aventi valore legale.In data 9 e 14 giugno 2005 sono state acquisite d'ufficio le pagine del sito internet www.lunil.it, di cui è stato identificato il committente in data 28 giugno 2005, sito che risulta espressamente menzionato nel sito oggetto della segnalazione sopra descritta ed è anch'esso volto a promuovere i servizi di formazione offerti dalla Libera Università Internazionale G.W. Leibniz.In data 19 settembre 2005 è pervenuta un'altra segnalazione da parte del medesimo concorrente, integrata con l'identificazione del committente il 30 settembre 2005, riguardante il messaggio diffuso dallo stesso operatore, la Libera Università Internazionale G.W. Leibniz, attraverso un diverso sito internet www.luni-leibniz.it, rilevato il 5 settembre 2005, avente contenuto analogo rispetto a quelli sopra descritti.Al di là di marginali differenze di carattere meramente formali, essenzialmente relative alla veste grafica delle versioni consultabili nelle diverse epoche, i siti in questione hanno sempre identico contenuto: viene presentato l'operatore, attribuendo allo stesso la qualifica di "università" e definendolo quale "istituto privato di alta formazione". E', inoltre, evidenziato il logo nel quale sono raffigurati un compasso, un pennello ed una penna circondati dalla dicitura "Libera Università Internazionale G.W. Leibniz". E' possibile, attraverso la selezione di link attivi, presenti sulla parte sinistra della home page, accedere ad ulteriori pagine relative alla "mission" dell'istituto pubblicizzato, nonché alle "sedi", alla composizione del "senato accademico" ed ai "programmi" offerti, fra cui spicca il riferimento alla "formazione a distanza di Master su vari indirizzi accademici".I messaggi in questione, pertanto, pur presentando alcune differenze rispetto al messaggio valutato dall'Autorità nel citato provvedimento n. 12630 del 20 novembre 2003, ripropongono sostanzialmente i medesimi profili di ingannevolezza già accertati dall'Autorità. Ricorrono, in conclusione, i presupposti per l'avvio del procedimento previsto dall'articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92 volto alla irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro.
RITENUTO, pertanto, che i fatti accertati integrano una fattispecie di inottemperanza alla delibera dell'Autorità n. 12630 del 20 novembre 2003, ai sensi dell'articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92;
DELIBERAa) di contestare alla Libera Università Internazionale G.W. Leibniz la violazione di cui all'articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92 per non aver ottemperato alla delibera dell'Autorità n. 12630 del 20 novembre 2003;b) l'avvio del procedimento, per l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all'articolo 7, comma 9, del Decreto Legislativo n. 74/92, come modificato dalla legge n. 49/05, per l'inottemperanza al suddetto provvedimento dell'Autorità;c) che il responsabile del procedimento è la Dott.ssa Rosamaria Zirpoli;d) che può essere presa visione degli atti del procedimento presso la Direzione "Pubblicità Ingannevole e Comparativa" dell'Autorità dai legali rappresentanti della Libera Università Internazionale G.W. Leibniz ovvero da persone da essa delegate;e) che, ai sensi dell'articolo 18, comma 1, della legge n. 689/81, entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione del presente provvedimento, gli interessati possono far pervenire all'Autorità scritti difensivi e documenti, nonché chiedere di essere sentiti;f) che il procedimento deve concludersi entro centoventi giorni dalla comunicazione del presente provvedimento.Il presente provvedimento verrà comunicato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
IL SEGRETARIO GENERALEFabio Cintioli
IL PRESIDENTEAntonio Catricalà

Monday, January 16, 2006

ISFOA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Camera dei deputati
Allegato B Seduta n. 723 del 21/12/2005
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...
ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazioni a risposta orale:
PERROTTA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: come si evince da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, l'Italia è in coda nelle classifiche dei dottori veri, ma in testa in quelle degli atenei taroccati; nel corso del 2005, l'Antitrust ne ha messi sotto inchiesta 14 e 5 li ha già condannati; negli ultimi anni, vi è stato un delirante moltiplicarsi di nuove università e sezioni staccate, sparse per tutta la penisola;
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la «Libera Privata Università di Diritto Internazionale» dell'Isfoa, Istituto Superiore di Finanza ed Organizzazione Aziendale, scrive nel suo sito di voler diffondere i principi dell'Open University, programma di matrice anglosassone e promette ai suoi iscritti decine e decine di percorsi formativi; la summenzionata università ha sedi nella Quinta strada di New York, nel Principato di Monaco, a Sofia e persino in Polinesia; la sede centrale si trova a Rruga Tefta Tashko, 104/106 a Tirana, dove la società albanese è stata registrata l'8 settembre 2005 -: se l'Università citata in premessa si sia avvalsa del contributo statale previsto dall'articolo 3 della legge n. 243 del 1991. (3-05235)

Friday, January 13, 2006

LAUREE TAROCCATE IN ITALIA

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28 ottobre 2005
Le notizie del Corriere via SMS: invia NEWS al 48436.
Rilasciano certificati senza valore legale
Ecco l’Italia delle lauree (taroccate) per tutti
Si moltiplicano le indagini: solo quest’anno l’Antitrust ha messo 14 «università» sotto inchiesta, cinque già condannate
Cala la produzione di tondini, utilitarie e pullover? Su con la vita: più lauree per tutti. Finché non saremo invasi dalle imitazioni di più economici dottorati timbrati Libera Università di Xining o Marco Polo University di Guyang, siamo infatti saldamente in coda nelle classifiche dei dottori veri ma in testa in quelle degli «atenei» taroccati. Solo quest’anno, l’Antitrust ne ha messi sotto inchiesta 14. E 5 li ha già condannati. Tira da matti, il gioco del dottore. Forse perché gli ultimi anni sono stati segnati da un delirante moltiplicarsi di nuove università e sezioni staccate sparse per tutta la penisola quasi che un paesotto di provincia fosse miserabile senza uno svincolo a tre corsie e uno straccio di facoltà. Forse perché le aperture ai «privati» sono state male regolamentate. Forse perché il caos ha incoraggiato i furbi. Fatto sta che all’Authority oggi presieduta da Antonio Catricalà ne hanno viste di tutti i colori.
La «Libera Privata Università di Diritto Internazionale» dell’Isfoa, Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale stracolmo di lettere maiuscole come fosse un poderoso istituto traboccante di storia, gloria e onori, scrive ad esempio nel suo sito di voler «diffondere i principi dell’Open University, programma di matrice anglosassone» per superare le «evidenti lacune presenti nel sistema accademico tradizionale» grazie a un metodo che «fonda le sue radici nel concetto secolare, iniziato dai filosofi greci, che l’istruzione superiore deve essere in sintonia e in armonia con la vita personale e professionale di ciascun allievo». E promette agli iscritti decine e decine di percorsi di studio, dalla «Tecnica di Borsa» all’«Ingegneria Finanziaria e Montaggio di Operazioni di Securitasion». E dice di avere sedi nella Quinta Strada di New York (New York!) e nel Principato di Monaco (Monaco!) e a Sofia (Sofia!) e perfino Repubblica di Nauru, in Polinesia (la Polinesia!).
E dove ha la sede centrale questo splendido ateneo ricco di storia? In Rruga Tefta Tashko, 104/6 a Tirana, dove la società albanese è stata registrata in tribunale l’8 settembre 2005. Forse (forse) per superare l’imbarazzo dell’«università» precedente che portava un nome simile già condannato dalla nostra Authority per la concorrenza. Alla «Libera Università Internazionale G. W. Leibniz», con sedi a Milano, Roma, Bergamo e Lamezia Terme, hanno preso in prestito il nome del pensatore tedesco non a caso: entrato all’Università di Lipsia a 15 anni, laureato in filosofia a 17 e benedetto dottore in legge a 20, era il simbolo giusto: qui si fa in fretta. Come non fidarsi, di un nome così? Di un simbolo con la penna e il compasso? Di un ateneo fondato «nei primi anni ’90 del secolo scorso» a Santa Fè, nel New Mexico, che dice di avere un «rettore» e un «senato accademico» e una «direzione accademica»? L’Antitrust l’aveva già sanzionata nel 2003, per quelle parole, specificando che la sedicente «università» «non gode di alcun riconoscimento o accreditamento in Italia e che i titoli dalla stessa rilasciati non possono qualificarsi quali titoli aventi valore legale» quindi la pubblicità «poteva trarre in errore». Due anni dopo, dice l’Authority, «è stata riproposta senza cambiamenti di sostanza».
Del Cetus (Centro di Tecnologia Universitaria Straniera) è sufficiente vedere in questa pagina la foto della sede principale: cinque vetrine a piano terra di un brutto palazzone al numero 2220 di via Aurelio Di Bella, periferia di Palermo. Come possa essere la sede secondaria, a Caltanissetta, immaginatelo voi. Eppure, a guardare il sito internet, tra bedde fimmine con toga e tocco da laureate e il marchio con quel berretto a punte da dottore, non puoi aver dubbi. Né te li lascia la presentazione, che è tutta un fiorir di paroloni e spiega che il Cetus è «un Campus di cultura universitaria per la Sicilia, altamente specializzato nella realizzazione di corsi per il conseguimento del Dottorato di Laurea degli Stati Uniti d’America» (l’America!) e puoi avere il Bachelor Degree, il Master Degree e il PH Doctor e con quei pezzi di carta hai il mondo in tasca perché «i Titoli Accademici rilasciati dalle Università Statunitensi attraverso il nostro Dipartimento sono legalmente ammessi». Un falso, denuncia l’Antitrust.
Infatti, anche se «le espressioni presenti nella pagina web quali "Facoltà di Economia Management", "Facoltà di Ingegneria e Scienze Fisiche", e i relativi titoli ottenibili, quali "Dottore in Economia", "Dottore in Ingegneria meccanica/elettronica", "Dottore in scienze ambientali", contribuiscono a suscitare nei consumatori il convincimento che Cetus permetta di conseguire titoli aventi valore legale», quelle carte non valgono niente. Tanto più che i presunti atenei americani che dovrebbero (dovrebbero) rilasciare quelle lauree (Adam Smith University, Golden State University, Clayton University) «non sono università "accreditate" secondo l’ordinamento statunitense». Il che vale anche per i «cugini» del Cesus, Centro Studi Università Straniera-Campus per la Calabria e il Lazio, con sedi a Siderno e Colleferro e una filiale ad Ardore Marina, altra metropoli che senza un pezzo d’ateneo si sentiva umiliata. Dice l’Authority che, a leggere il suo sito, ieri miracolosamente sparito da Internet, si potevano conseguire anche qui le prestigiose lauree americane del Cetus più un reboante «Doctor Phylosophy Degree».
Di più: «I nostri Laureati possono accedere ai Master di specializzazione presso le più prestigiose Università statali europee, nelle facoltà di medicina» e che il CE.S.U.S. consente la «convalida di esami già sostenuti presso altre strutture Universitarie nell’ambito delle medicine convenzionali e non, abbreviando in tal modo il percorso accademico Universitario». E tutto grazie a cosa? Alla «legge 7 agosto 1990 n. 241 che recita: gli esami della tesi finale del dottorato di laurea sostenuti in un dipartimento di un’Università Usa hanno lo stesso valore di quelli sostenuti presso la sede originale negli Stati Uniti d’America». E guarda caso con chi erano affiliati il Cetus e il Cesus? Con «l’European Institute of Technology avente sede nella Repubblica di San Marino che, a sua volta, costituisce un "Dipartimento della Clayton University", sita nel Missouri». Lo stesso «ateneo» sammarinese che diede la «laurea» in economia al reuccio del mattone Stefano Ricucci e in lettere ad Anna Falchi. Applausi. Peccato che, a leggere su internet un articolo dell’ Arkansas Democrat-Gazette del 4 giugno, la Clayton University del Missouri non solo non è accreditata ma non ha un solo studente americano dal 1989 e oggi risulta trasferita a Hong Kong.
Gian Antonio Stella
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LINEATARGET TARGET BUSINESS SCHOOL -ISFOA

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di Roma nell'adunanza del 20 aprile 2005 ha ritenuto i contenuti del sito www.lineatarget.it di Target Business School di Chiavari , come inottemperanza al provvedimento PI/4415 del 15 luglio 2004 nei confonti di ISFOA Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale di Milano,e ha inoltrato denuncia alla Procura della Repubblica di Milano.

Thursday, January 12, 2006

EIT EUROPEAN INSTITUTE OF TECHNOLOGY

Eit European Institute of Technology con sede a Rimini ,già a San Marino,secondo l'Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato di Roma provvedimento PI4877 - ISTITUTO GIOVANNI FALCONE DI COLLEFERRO Provvedimento n. 14804 .Dalla documentazione acquisita nel corso dell'istruttoria è in realtà emerso che l'Istituto Giovanni Falcone e l'istituto EIT, cui si fa riferimento nel messaggio, non rilasciano titoli aventi valore legale in Italia.In realtà, l'offerta formativa e il conseguimento dei titoli pubblicizzati non può portare ad alcun riconoscimento ufficiale dei titoli stessi in Italia.La presenza, nel messaggio, del termine "Dottorato" è, inoltre, in grado di creare un effetto confusorio con i corsi di specializzazione post-universitaria italiani, quando in realtà i corsi reclamizzati, per stessa ammissione dell'operatore pubblicitario, non hanno alcun valore accademico, ma attestano una libera formazione professionale
Sulla base di tali considerazioni, si ritiene, pertanto, che il messaggio, in quanto recante l'affermazione di un'offerta di corsi universitari volti al conseguimento di titoli accademici aventi valore legale, sia in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori, in considerazione delle potenzialità decettive dell'uso dei termini corrispondenti a titoli accademici aventi valore in Italia.

Wednesday, January 11, 2006

EIT EUROPEAN INSTITUTE OF TECHNOLOGY

Aperto dall'Autorità Garante del Mercato di Roma procedimento per pubblicità ingannevole PI4879 contro EIT EUROPEAN INSTITUTE OF TECHNOLOGY di San Marino ora con sede a Rimini

Tuesday, January 10, 2006

Libera Università Internazionale della Nuova Medicina

PI5041 - WWW.UIM-PSICO.ORG
Provvedimento n. 15060
L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 22 dicembre 2005;
SENTITO il Relatore Professor Carlo Santagata;
VISTO il Titolo III, Capo II, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante Codice del
consumo, con particolare riferimento alla normativa in materia di pubblicità ingannevole e
comparativa;
VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e
comparativa di cui al D.P.R. 11 luglio 2003, n. 284;
VISTI gli atti del procedimento;
VISTE le richieste di intervento pervenute in data 24 e 27 ottobre 2005, successivamente integrate
in data 30 novembre con le quali un consumatore ed un concorrente hanno segnalato la presunta
ingannevolezza, ai sensi del Titolo III, Capo II, del Decreto Legislativo n. 206/05, di un messaggio
pubblicitario diffuso attraverso il sito internet www.uim-psico.org dalla Società Medico
Psicologica S.r.l. con sede in Milano, volto a promuovere l’attività della Libera Università
Internazionale della Nuova medicina, ora Libera post-Università Internazionale della Nuova
Medicina;
VISTA l’istanza di sospensione provvisoria del messaggio presentata, ai sensi dell’art. 11, comma
2, del D.P.R. 11 luglio 2003, n. 284, contestualmente alle suddette richieste pervenute in data 24 e
27 ottobre 2005;
VISTA la comunicazione di avvio del procedimento nei confronti della Società Medico
Psicologica S.r.l. e dell’Università Internazionale “U.I.M.” del 1° dicembre 2005, con la quale tra
l’altro le parti sono state invitate a presentare memorie scritte e documenti da far pervenire entro e
non oltre 5 giorni dal ricevimento della comunicazione medesima;
VISTE le memorie presentate dalla Società Medico-Psicologica S.r.l. e dalla Libera post-
Università Internazionale della Nuova Medicina in data 9 dicembre 2005, nelle quali si rappresenta
che i diplomi da essa rilasciati non hanno alcuna equipollenza con titoli rilasciati dalle università
statali o private-riconosciute, e che la denominazione dell’ente di formazione in oggetto è stata
modificata, in data 6 dicembre, in Libera post-Universtità Internazionale;
CONSIDERATO che il messaggio, per le espressioni in esso riportate, quali rettore, tesi, corsi di
specializzazione, albo è suscettibile di indurre i destinatari nell’erroneo convincimento che
l’Università Internazionale della Nuova Medicina sia a tutti gli effetti una Università autorizzata ad
operare nel territorio nazionale come riconosciuta e per tanto in potere di conferire titoli di studio
aventi valore legale;
CONSIDERATO che dai documenti trasmessi dalle parti in allegato alle suddette memorie, risulta
che la Libera post-Università Internazionale della Nuova Medicina, già Libera Università
Internazionale della Nuova Medicina, in realtà non ha ottenuto alcun riconoscimento pubblico, non
BOLLETTINO N. 51-52 DEL 9 GENNAIO 2006
118
può rilasciare titoli avente valore legale ma svolge attività di formazione a titolo meramente
privato;
CONSIDERATO che il messaggio in esame è attualmente suscettibile di raggiungere soggetti che
potrebbero decidere di usufruire dei servizi di formazione offerti dalla Libera post-Università
Internazionale della Nuova Medicina, già Libera Università Internazionale della Nuova Medicina,
in qualsiasi momento, e non essere a conoscenza delle differenze esistenti tra corsi tenuti da
università statali o private riconosciute e corsi tenuti da Istituti che non godono di idoneo
riconoscimento legale;
RITENUTO, pertanto, che dall’esame degli atti del procedimento emergono elementi tali da
avvalorare la necessità di provvedere con particolare urgenza al fine di impedire che il messaggio
segnalato continui ad essere diffuso nelle more del procedimento di merito;
DELIBERA
la sospensione provvisoria del suindicato messaggio pubblicitario diffuso dalla società Medico-
Psicologica S.r.l, e dalla Libera post-Università Internazionale della Nuova Medicina, già Libera
Università Internazionale della nuova Medicina, ai sensi dell’articolo 26, comma 3, del Decreto
Legislativo n. 206/05 e dell’articolo 11, comma 2, del D.P.R. n. 284/03.
Ai sensi dell'art. 26, comma 10, del Decreto Legislativo n. 206/05, in caso di inottemperanza alla
presente delibera l'Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro.
Nei casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa
per un periodo non superiore a 30 giorni.
Il presente provvedimento verrà comunicato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino
dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell'art.
26, comma 12, del Decreto Legislativo n. 206/05, entro sessanta giorni dalla data di
comunicazione del provvedimento stesso.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 11, comma 6 del D.P.R. 284/03, la presente decisione di
sospensione deve essere immediatamente eseguita a cura dell'operatore pubblicitario e che il
ricorso avverso il presente provvedimento di sospensione dell'Autorità non sospende l'esecuzione
dello stesso. Dell'avvenuta esecuzione del provvedimento di sospensione l'operatore pubblicitario
deve dare immediata comunicazione all'Autorità. Si invitano pertanto la Società Medico-
Psicologica S.r.l. e la Libera post-Università Internazionale della Nuova Medicina, già Libera
Università internazionale della Nuova Medicina a dare comunicazione all'Autorità dell'avvenuta
esecuzione del presente provvedimento di sospensione e delle relative modalità entro 3 giorni
dall’esecuzione stessa.
IL SEGRETARIO GENERALE
Fabio Cintioli
IL PRESIDENTE
Antonio Catricalà

Monday, January 09, 2006

ENTE MORALE ISFOA-OPUS CONSULTING

Aperto il procedimento PI/4943 del Garante della Pubblicità di Roma contro New Networks srl di Sestri Levante per il sito www.entemoraleisfoa.com e contro Opus Consulting di Milano per il sito www.fondazioneisfoa.org considerati ingannevoli in quanto fanno credere,contrariamente al vero , che l'istituto Isfoa sia una università riconosciuta e avente il diritto di conferire titoli universitari.